Dal cristallo molato all’amore per il colore
I vetri d’arte
La produzione vetraria verso la fine del XIX secolo raggiunse livelli mai toccati prima. Le nuove tecnologie di produzione e le conoscenze scientifiche, come la fisica ed in particolare la chimica, portarono artisti e produttori a sfruttare al massimo queste nuove possibilità.
Le mostre internazionali, che fin dal 1851 si succedevano con regolarità, avevano contribuito a diffondere le nuove tendenze di gusto mettendo a confronto artisti e manifatture e influenzandosi reciprocamente. Il gusto nei secoli precedenti, che vedeva dominare da incontrastati padroni il cristallo molato o il vetro trasparente, verso la fine del XIX secolo viene sostituito dall’interesse per il colore e gli effetti cromatici che si potevano ottenere con l’ausilio di nuove sperimentazioni. Artisti e maestri vetrai potevano dare liberamente sfogo alla loro creatività e partecipando alle mostre nazionali ed alle esposizioni internazionali si sbizzarrivano per ottenere premi e riconoscimenti per i loro vetri d’arte.